Gli esami e le misurazioni all'apparato uditivo

 L'Otoscopia permette di visualizzare la membrana timpanica e il canale uditivo esterno. A tale scopo si utilizza uno specifico  strumento: otoscopio

Questo esame, che la dottoressa Luisa Termine compie all'interno dello Studio Audiologico Sentire, permette di evidenziare corpi estranei all'interno del condotto uditivo esterno, malformazioni, irregolarità, lesioni infiammatorie. Svolgere correttamente un'otoscopia, visualizzando tutti i settori della membrana timpanica, è molto importante in quanto permette di valutare l’insorgenza di infiammazioni e di patologie a carico dell’orecchio medio.
Per prima cosa la dott.ssa deve esercitare una trazione verso l’alto ed indietro sul padiglione auricolare. Questa manovra consente di ottenere il raddrizzamento del condotto uditivo esterno a 90°, che fisiologicamente presenta una curva di 45°. Successivamente si valuta la membrana timpanica, comunemente definita come  la finestra dell’orecchio medio, che è suddivisa in quattro quadranti: antero-superiore, antero-inferiore, postero-superiore e postero-inferiore.
L'Otoscopia ci fornisce informazione sulla: posizione, colore, translucidità e mobilità della membrana timpanica.
La membrana timpanica sana è di colore grigio perla, translucida e presenta specifici punti di repere: tra questi il processo corto del martello, la “pars flaccida”, il processo lungo del martello ed il ”triangolo luminoso”.

Con l’ausilio dell’audiometro la dottoressa Luisa Termine esegue alcune misurazioni sulla capacità di percepire i suoni.

La prima misurazione è l’audiometria tonale, durante il quale il paziente ascolta suoni puri in una cabina silente, ed ha lo scopo di valutare  la capacità di percepire le diverse frequenze sonore. Ciascuna persona affetta da ipoacusia percepisce alcuni suoni meglio di altri, in modo differente da pazienti con la stessa patologia. Il risultato dell’esame è la SOGLIA UDITIVA visualizzato attraverso  un grafico, l’audiogramma tonale.

Esistono diversi tipi di soglia utilizzate al fine di una corretta protesizzazione.

Soglia di Comoda Udibilità: a questo livello l'ascolto è confortevole.

Soglia del Fastidio: il valore oltre al quale i suoni diventano insopportabili.

Soglia del Dolore: a tale valore la sensazione del suono percepito non è più definibile acustica, ma dolorosa. 

Altra misurazione è l’audiometria vocale, una tecnica soprattutto qualitativa, con la quale si misura la capacità del paziente di interpretare la voce umana. Durante il test le cuffie riproducono liste di parole o frasi e si registra a che intensità il paziente è in grado di ripetere con esattezza tutte le parole ascoltate.

Al completamento di questi esami, la dottoressa Termine indica al paziente l’apparecchio acustico in grado di  correggere e ristabilire i deficit dell’udito.

L'ausilio acustico deve soddisfare diversi requisiti; oltre a migliorare la percezione dei suoni, deve essere esteticamente gradevole, facile da utilizzare, comodo e consono al budget previsto. 

 Nei casi di pazienti con Acufene la dott.ssa svolge acufenometria, un test oggettivo, attraverso il quale si cercano i suoni che arrecano disturbi al paziente: si tratta di quei rumori (fischi, ronzii, fruscii, crepiti, pulsazioni, ecc.) che vengono percepiti da uno o da entrambi gli orecchi.

Un altro esame praticato è l'impedenzometria: studio della motilità della membrana timpanica e della catena degli ossicini. Questo esame valuta il funzionamento dell'orecchio medio necessario a sua volta per  lo studio del riflesso cocleo stapediale.

L'impedenzometria è un esame non doloroso a cui possono essere sottoposti anche i bambini  molto piccoli.

Si esegue facendo indossare all'utente una cuffia particolare collegata, da un lato ad un trasduttore di pressione al quale attraverso un tappino viene inserito all'interno del condotto uditivo. Successivamente si registra la pressione dell’orecchio medio, ottenendo  il Timpanogramma. In base al tipo di grafico che si registra è possibile valutare le condizioni dell’orecchio medio. Si procede, dunque, con la registrazione del riflesso cocleo stapediale inentrambe le orecchie.

 

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